Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.

venerdì 2 dicembre 2011

Togliete i libri agli uomini e faranno i padellari che scrivono su Libero

Sia chiaro: non c'è niente da ridere. Questo è il "giornalismo" ai tempi del berlusconismo. D'accordissimo su ogni parola di Elena Betti. Ma per fortuna non muore quel lato oscuro che, nel cuore umano, sa vedere il comico nelle tragedie.
per inciso... vi faccio notare 2 particolari:
1. in cima a quel vomitevole titolo, la scritta "libero pensiero"
2. la redazione di questo coraggioso seminatore di "libero pensiero" è stata presidiata per anni da camionette dell'esercito (costose scorte pagate da noi), a difesa del prezioso servizio pubblico (non si sa mai che a qualche donnetta venisse in mente di venire a tirare pomodori).

martedì 29 novembre 2011

Fare schifo ancora di più delle banche, si può

Se nella vostra indignazione contro le banche vi senbravano i soggetti più censurabili del mondo, ecco che vi siete sbagliai: per la famosa legge della fisica per cui non c'è limite al peggio. C'è modo di fare ancora più schifo delle banche; ma molto, molto più schifo. E un certo Scilipoti l'ha trovato.
No comment sulla povera ragazza votata al meretricio che ha accettato di assisterlo in questa schifezza.

domenica 20 novembre 2011

Pacifismo peloso. Il vero colore di Benetton

Allora! mi rendo conto che qui in giro stanno succedendo cose ben più importanti.. ma questo è pur sempre il partito dell'amore, ed è l'amor che move il cielo e l'altre stelle la prima cosa che ci sta a cuore. E il nostro numeroso, attivissimo e prestigioso comitato di redazione (hahhaha!) ha decretato all'unanimità: pollice verso alla penosa campagna dei baci di Benetton. Fa schifo, ma non perché è "brutta": perché è pelosa e bugiarda - non semina amore ma livore.
Come dice Shakespeare, chi semina amore raccoglie felicità, ma chi semina livore raccoglie calci in culo, basta saperlo. Questa campagna fa il paio con tutte le ultime di Oliviero Toscani il cui fegato marcio è venuto da tempo allo scoperto: il fegato marcio produce livore, Oliviero, fatti curare. Cioè, se vuoi essere livoroso sono affaracci tuoi, ma non venire a parlare di "amore" al prossimo, quando da un pezzo sai solo seminar zizzania, pure del tipo antipatico. E infatti Toscani che parla d'amore è il contraltare del suo grande amico Sgarbi (un altro che si è fottuto il fegato da mò), che osa dedicare un libro alle donne, categoria che odia oltre ogni cosa e con tutto se stesso, intitolandolo pure "Piene di grazia". 
Va bè, facciamola breve: se volevi fare una campagna Un/hate, caro Toscani, rappresentavi un bacio casto, in qualunque salsa andava bene. Ma se fai mettere la lingua in bocca agli Imam (e al Papa), e sbertucci allo stesso modo gente anche meno suscettibile, sai benissimo che scatenerai solo odio dalle conseguenze imprevedibili.  E del resto... diciamola tutta: caro benetton, strappi proprio le parole dalla lingua: se volevi seminare pace, MANTIENI LE PROMESSE che sparpagli in giro come slogan di Toscani, e inchinati davanti a quelli che stai strozzando: per esempio in qualità di maggiore latifondista in Argentina con più di 970.000 ettari di terra che arrivano fino alla Patagonia.
Prendiamo per esempio la Comunità Mapuche che ha presentato denuncia penale contro la Benetton per usurpazione di territorio. Nel 2005 Benetton aveva promesso di riparare, in parte, donando alle comunità locali 7.500 ettari del "suo" terreno ma, ad oggi, "la comunità non ha ancora ricevuto nulla", dice Mario Millàn, "si era trattato solamente di uno show mediatico con la partecipazione finale del governo della provincia", che consenti a Benetton incrementare ancor di più l'acquisizione di nuove terre.  Mapperfavore!
Grandi pubblicitari, ok, grandi pallisti: e nel paese delle palle l'amore e la pace non sono quello che sembrano. 

venerdì 11 novembre 2011

11-11-2011 segreto di pulcinella

Il 12 novembre c'è un'importante manifestazione del "mondo della cultura" e del sindacato: ma chissà perché a me stanno più simpatiche le manifestazioni di OGGI: 11-11-11: di cui nessuno sa un cazzo. Io stessa le scopro in questo preciso momento. A questo post c'è un lungo elenco di eventi previsti per oggi.
Da qualche parte leggo: questo movimento sta nascendo dal basso, nell'assoluto silenzio dei media: dal basso e in silenzio, come l'erba. In effetti! a quanto pare i detentori ufficiali del diritto di manifestare preferiscono che resti segreto, ma presto, spero, sarà un segreto di pulcinella.
Niente di più vero: NESSUNO ne parla, ma si farà vedere, come l'erba che buca l'asfalto.
11-11-11: a good day for starting change.

mercoledì 19 ottobre 2011

E così finalmente potranno manifestare solo industriali ed ereditieri

Due piccioni con una fava: mentre si garantisce a banchieri e industriali un sacrosanto diritto democratico, con un colpo di genio è stata finalmente individuata l'entrata risolutiva che mancava per le casse dello Stato.
Due Maroni, si dice.
Ma voi leghisti, cosa avete nel cervello, per farvi prendere così mansuetamente per il culo?


Giuliano Ferrara blackbloc

Manifestazioni pacifiche in tutto il mondo, tranne che in Italia, e tutti a chiedersi come mai questa anomalia, in un Paese in cui dal Presidente del Consiglio al suo ghost-writer e opinionista di Stato, dal Ministro della Difesa al Sindaco della capitale sono tutti blackbloc - e se ne vantano. 







Un affettuoso ringraziamento a Nonleggerlo, per i simpatici spunti.

venerdì 7 ottobre 2011

Merkel scatenata

La realtà romanzesca? o quando la realtà supera la fantasia?
o quando la realtà supera di gran lunga la satira? ..in questo caso, ed è quello in cui viviamo noi, perfino un video come questo viene creduto vero da tutti:

In realtà lei parla di tutt'altro, ma il "traduttore" forse le rende il servizio di dire a chiare lettere quello che direbbe lei davvero, al sig. Berlusconi - ma che (non essendo una figura da barzelletta come il  nostro "premier"), non può dire.
Eppure.. anche se si fosse sbottonata così.. non avremmo potuto trattenerci dal dire brava Angela: un po' perché dice a voce alta quello che pensiamo tutte, e un po' perché perdere la misura non è un reato se è per legittima difesa.
Parole che in Italia non perdono di attualità e che finché vivremo in questa barzelletta mai la perderanno. Enjoy!

giovedì 6 ottobre 2011

Se non ci svegliamo da questo incubo ci svegliamo in carcere

Il paese dei balocchi della Mafia è un posto dove i mafiosi stanno in Parlamento: dove i picchiatori diventano Ministri alla Difesa, le escort Ministri della Pari Opportunità, gli asini Ministri dell'Istruzione, e le Commissioni Giustizia pullulano di padrini e picciotti, eccetera eccetera.
In questo Paese, in cui finti sempliciotti semplificano le leggi a capocchia, ci sono le leggi scritte e quelle non scritte: che (come ovunque) dovrebbero valere più delle prime.
Nei Paesi retrogradi la più importante legge non scritta è la correttezza; nel moderno Paese delle Mafie invece è l'omertà. I picciotti che parlano troppo, si sa, finiscono incaprettati: ma in privato; nella parte pubblica di questo Paese democratico finiranno solo in galera.
Tornando a noi: il sig. Mario Contento, che ha firmato il nuovo schifoso emendamento PdL che sbatte in carcere i giornalisti che osano pubblicare gli atti già pubblici relativi alle intercettazioni, è contento. Noi nemmeno un po': non si capisce dove, quando e come, i blogger dovrebbero sentirsi "sollevati"dal fatto che l'obbligo di rettifica rimanga in capo "solo" alle testate registrate.
La storia infinita di questo schifoso DDL (la cui amena lettura si può fare qui) si inquadra perfettamente in quella di un Paese-incubo da cui ci dobbiamo svegliare: il paese in cui i brillanti imprenditori NON possono essere onesti e le persone di un certo livello devono imparare non solo a camminare sui cadaveri, ma anche a vendersi la propria madre. Qualunque cosa esca dalla discussione di oggi alla Camera dei Deputati diamoci tutti un pizzicotto, tutti a Milano sabato 8 e a Roma sabato 15 ottobre.

giovedì 29 settembre 2011

75 anni spesi male, nascosti peggio. Ma auguri presidente! forse una soluzione c'è.

Come sarebbe (forse) Berlusconi nel giorno del suo 75° compleanno, se non fosse la menzogna vivente che è, se non fosse vissuto nel nome della menzogna. 
sarebbe così?
Chissà. Forse. 
E come sarebbe se avesse fatto anche qualcosa di buono? qualcosa per gli altri e non solo per se stesso e per un'immensa corte di persone orrende..? Chissà. 
Forse avrebbe uno sguardo buono, forse gli vorremmo bene. Forse sarebbe una persona felice, e non quel poveraccio che è. 
Forse. 

Auguri Berlusconi: soprattutto a NOI, di svegliarci e scoprire che tutta questa orribile barzelletta la stavamo solo sognando.
Auguri, anche a te, di risvegliarti e scoprire che era solo un incubo: corri allo specchio, e hai ancora 25 anni! che figata, puoi ancora decidere se essere una persona pulita, puoi cambiare tutto. E da qualche altra parte ci svegliamo anche noi, nel mondo che esisterebbe se tu non fossi mai esistito: senza sapere MAI niente di te né di tutto questo, senza conoscerti mai.
Mai escludere l'impossibile.
Auguri a tutti.

venerdì 23 settembre 2011

Bossi, sei un mafioso?

BOSSI, LEI E' UN VENDUTO RICATTABILE? RISPONDA.
Bossi ordina alla Lega di salvare Milanese, e la Lega obbedisce. 
Da ogni dove sale una domanda a Bossi a cui Bossi non risponde. 
Il che ci ricorda 10 domande che Bossi fece a Berlusconi, e a cui nessuno rispose mai – almeno ufficialmente. 
Purtroppo la “risposta” ricevuta privatamente da Bossi fu molto convincente; troppo.

Berlusconi sei un Mafioso? (Fonte: "La Padania" del 19/8/1998)
1 • Il 26/9/1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma dal '68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 di lire. Dopo l'acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edificherà l'area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel'ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.

2 • Il 22/5/1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8miliardi di oggi Fonte Istat).Il 22/7/1975 (un anno dopo) la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi di oggi. Fonte Istat). Anche in questo caso, che è solo l'esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dall'orribile odore. Risponda.

3 • Il 2/2/1973, lei, signor Berlusconi, fondò un'altra società: la Italcantieri Srl. Il 18/7/1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo di poter emettere anche un prestito obbligazionario per altri due miliardi. Nell'arco di nemmeno tre anni, una società forte di capitale di 20 milioni appunto la Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso, moltiplicando per cento il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signore Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Lo spieghi. Risponda.

4 • Il 15/9/1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo costituta Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l'impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi con un proprio nome da quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16/9/1974, rispondeva al nome di immobiliare San Martino Spa, "forte di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell'Utri, il suo "segretario". Sempre il 15/9/1977, quel milione salirà a 500, il 19/7/1978 a due miliardi. Un'altra volta: tutto questo denaro da dove arrivò? Risponda.

5 • Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21/3/1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, 20milioni di capitale, che l'11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L'8/6/1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30/6/1978, quei 20 milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi (81 miliardi di oggi). Il 26/1/1979 le due "Fininvest" si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi? Risponda.

6 • Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo Stato. Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la Par.Ma.Fid.? Risponda.

7 • E' universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è nato col "mattone" per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l'Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro rete Sicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta che nel 1979 non è un "pentito", è un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia? Risponda.

8 • E' certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell'Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta società, 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell'Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel 1976 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12/5/1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima "Cantieri Riuniti Milanesi Spa". Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì, i 988 milioni (5 miliardi d'oggi) per quest'ennesima iniezione di soldi? Risponda.

9 •  Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4/5/1977 a Roma fondò l'immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società, che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l'anno successivo (era il 1978) aumentò il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all'Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda - ville e terreni - il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile. Risponda.

10 • Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato (vedi l'acquisto dell'attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio) la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid., ha scelto una società fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi della cosca dei Madonia e Lottusi il 15 /11/1991 verrà condannato per questo a 20 anni di reclusione. Ebbene, la transizione per l'acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi? Risponda.

Al sito www.leganord.org, che alla voce “informazione” fornisce l’archivio degli articoli (1998-99 compresi), il pezzo è sparito insieme a molti altri dello stesso periodo. Sopravvive solo in un vecchio post di Brianza Popolare, che spiacerebbe veder sparire anch’esso.  


Vero è che oggi tutte le risposte ce le dà senza peli sulla lingua la escort/opinionista De Nicolò, ma per quelli un po’ tradizionalisti che (come me), vorrebbero risposte diverse, mi piace rilanciarlo.



Altri titoli de "La Padania" non più rintracciabili:
"La Fininvest è nata da Cosa Nostra” (7.10.98)
"Berlusconi, metodi mafiosi" (6.10.1999)
"Silvio riciclava i soldi della mafia" (7.7.98)
"C'è una legge inapplicata: Berlusconi è ineleggibile" (25.11.99)
"Imprenditore o politico, è il momento della scelta" (9.11.98)
"Fu Craxi a spingere Berlusconi in politica" (10.6.98)
"Un biscione di miliardi in Svizzera" (3.11.98)
"Le sedici casseforti occulte" (29.9.98)
"Soldi sporchi nei forzieri del Berlusca" (2.7.98)
"La Fininvest è nata da Cosa Nostra" (27.10.98)
"Così il Biscione si mise la coppola" (16.7.98)
"Le gesta di Lucky Berlusca" (31.8.98).

giovedì 8 settembre 2011

Barzellette che non fanno ridere 2

Governanti di m.. producono un paese di m..
Governanti mafiosi producono un paese mafioso.
Governanti maschilisti producono un paese maschilista.
Governanti razzisti producono un paese razzista.

Governanti da barzelletta producono un paese da barzelletta.


domenica 21 agosto 2011

NO a un altro "piombo fuso"..! FERMIAMO SUBITO la guerra contro Gaza

Non si fermano gli attacchi a Gaza, ed è ancora niente rispetto a quello che può succedere. 
Nel 2009 AVAAZ aveva aperto una petizione per il cessate il fuoco e soluzioni politiche, che aveva raggiunto più di 500.000 firme in meno di 5 giorni.. Ora è attivo un appello per il riconoscimento dello Stato di Palestina, che tutti dovremmo firmare... la trovate QUI.  

mercoledì 3 agosto 2011

Non tutto il male viene per nuocere: nemmeno questo orribile governo

DIVIETO DI BURKA IN ITALIA - primo si alla Camera. Come dire la mia gratitudine... a chi?? non certo a questo orribile Governo! corrotto, manipolatore, antidemocratico, mafioso, distruttore di ogni regola del convivere civile e profondamente misogino: un Governo che ha portato allo smantellamento di tutti i presidi a difesa dell'incolumità e della dignità delle donne - e che prosegue imperterrito su questa strada.
Ma sul burka no: grazie a Souad Sbai* (e diciamolo: grazie anche alle orribili valutazioni sui voti dei signori del Potere), almeno su questo tema il Governo, fedele alla sua linea "antislamica", ha dovuto dire NO.
La realtà romanzesca: per la PRIMA VOLTA da quando impazza questa sciagura italiana non ne disapprovo una decisione.
Non che uomini come questi, che azzerano perfino il telefono di aiuto contro la tratta delle schiave, non sentano il fascino del burka (meglio se con sotto reggicalze e guepière, ovvio). Sia chiaro - questo Governo è nemico dei poveracci e relative culture, ma è molto AMICO del vero "islamismo" autoritario e misogino, si, quello con cui fa affari, solo che ai suoi elettori non lo può dire.
Ma insomma per stringersi alle poltrone qualche compromesso va pur fatto; in questo caso il razzismo deve prevalere sulla misoginia.
MA QUELLO CHE MI INDIGNA E' CHE PER LA NOSTRA COSIDDETTA "SINISTRA", OGGI LA MISOGINIA ABBIA PREVALSO SU UN PRESUNTO "RAZZISMO" PER LE STESSE RAGIONI DI CACCIA AI VOTI.
Perché mi spiace, mettere al bando uno strumento di tortura NON può essere definito "razzismo".
E infatti Giuliano Pisapia, quando gli abbiamo posto il problema PRIMA delle primarie per Milano (e gli argomenti erano QUESTI) ha risposto in modo meno surreale di questa "sinistra" che sta in Parlamento, PD in testa: Partito Donnicida, altro che democratico.
Non prendeteci per il culo dicendo che le povere donne che non possono uscire senza burka sono condannate a restare in casa. E' una deriva talmente atroce che non merita commenti.
E non so... allora perché non dichiariamo legali anche altri piccoli crimini? per esempio.. la mutilazione genitale? ma che dico, dimenticavo che lo è già, e nessuno si scomoda a fare una legge razzista per eliminarla.
E chissenefrega delle donne schiacciate da questa "visione" del mondo... gli resta sempre il suicidio.
Sono pochi i politici che, prima di decidere su uno strumento di tortura come il burka, che NON dovranno portare loro, PROVANO A INDOSSARLO.

VI PORTASSERO IN PIAZZA CON CHIODI E CATENE
A voi, però, politicanti senza cuore, e 99% maschi; non sempre a quell'umanità di seconda categoria rappresentata dalle vostre recalcitranti "proprietà", le donne.
E scusate se in questo post (tanto, chi lo vede?) mi sono autocitata a iosa - come si nota dai molti LINK IN ROSSO. Ma tengo a precisare che la mia inquietudine e indignazione NON sono uno sghiribizzo del momento.
BURKA NO. NESSUNA SCUSA PER IL BURKA

* Souad Sbai: la presidente dell'ACMID, associazione delle Donne Marocchine usata purtroppo dal Pdl come una clava. Su questa signora si sono dette e si dicono le cose più orribili ma, per il suo lato che riguarda l'essere una DONNA impegnata per le altre donne avrebbe dovuto essere accolta a braccia aperte anche a sinistra - invece a sinistra è stata ignorata dall'inizio, svillaneggiata da tutti i maschi misogini e minacciata da quelli della propria comunità. E se fosse solo questo, e non una cosiddetta "SPIA DELL'IMPERIALISMO", che altro avrebbe potuto fare se non rifugiarsi da chi la strumentalizza, ma almeno le dà voce?

domenica 26 giugno 2011

Sorellanza d'Italia. Tra computer e ramazze le donne si chiamano a raccolta da tutta Italia per Napoli

Avete presente quello che enuncia, là in alto, questo blog..? io ci credo veramente:
Siamo condannati ad amarci, oppure a farci danno tutto il tempo l'un l'altro, come imbecilli.
La seconda: è quella che va per la maggiore, sponsorizzata tutto il tempo dalla cultura dell'individualismo, propaganda leghista in testa.
La prima: quella che discende dalla COSCIENZA del partecipare tutti a un unico destino; di essere tutti parte dello stesso organismo, viene più facile alle donne.
E forse per questo nascono iniziative come questa
QUI: la nota originale partita da Milano, con il dibattito in tempo reale, espresso dai commenti.
QUI: il gruppo su fb di Napoli in rete con Se non ora quando, gestito dalle donne di Napoli
QUI: il blog del Presidio di Napoli, nato solo oggi. Buon divertimento :-))

lunedì 20 giugno 2011

Porre fine all'occupazione della Palestina: un appello dalla società civile israeliana

Riconoscere uno stato palestinese sulla base dei confini del 1967 è vitale per l'esistenza di Israele
Noi, cittadini di Israele, invitiamo l'opinione pubblica a sostenere il riconoscimento di uno Stato democratico Palestinese come conditio sine qua non per giungere alla fine del conflitto e ottenere territori concordati sulla base dei confini del 1967.
Il riconoscimento di tale Stato Palestinese è vitale per l'esistenza di Israele. E' l'unico modo per garantire la risoluzione del conflitto attraverso negoziati, per prevenire lo scoppio di un'altra fase massiccia di violenze e il rischio di un isolamento di Israele nel mondo. 
Una riuscita applicazione degli accordi richiede due leadership, quella israeliana e quella palestinese, 2 soggetti che si riconoscano a vicenda, scelgano la pace e ad essa si considerino vincolati.
Questa è l'unica politica che possa mettere il destino di Israele e la sua sicurezza nelle sue proprie mani. Qualsiasi altra politica è in contraddizione con le promesse stesse del sionismo e con il bene del popolo ebraico.
Noi sottoscritti invitiamo quindi tutti coloro che aspirano alla pace e alla libertà per tutte le Nazioni ad unirsi a noi nel dare il benvenuto alla Dichiarazione di Indipendenza Palestinese e nel sostenere gli sforzi dei cittadini dei due Stati per mantenere relazioni pacifiche sulla base di confini sicuri e di buon vicinato. 
La fine dell'occupazione è condizione fondamentale per la liberazione di entrambi i popoli, per la stessa applicazione della Dichiarazione di Indipendenza di Israele e per un futuro comune di pacifica coesistenza.
Seguono numerosissime firme. Fra i numerosi firmatari ci sono nomi di grande rilievo in Israele, come l’ex presidente della Knesset, Avraham Burg; Alon Liel (ex direttore generale del ministero degli Esteri);  Itzhak Galnoor  (ex capo della Commissione per il servizio civile), il diplomatico Ilan Baruch (che fu ambasciatore in Sud Africa e nelle Filippine); premi Nobel come il prof. Daniel Kahneman; l’ex presidente dell’Accademia delle scienze di Israele Menahem Yaari e altri autori e studiosi di fama internazionale.

Di questo recente appello lanciato dal cuore di Israele (e pubblicato da Haaretz news) mi ha colpito soprattutto una cosa: da noi ne hanno parlato, a fine maggio, i siti specializzati; ma poi la cosa è praticamente CADUTA. L'appello era rivolto all'Europa; avrebbe dovuto scatenare una corsa di sostegno, che ne so.. una gara a portare solidarietà, ringraziamento e aiuto! e invece, nemmeno ora in occasione della criticatissima kermesse di Milano, "Israele che non ti aspetti", nessuno mi pare ne abbia fatto cenno. Che peccato! non credete? o forse sono io distratta! non so.. voi lo sapevate?
E non mi era certo sfuggito per disinteresse.. a me interessa molto vedere che si muove, anche in Israele, una società civile che al suo interno cerca di opporsi a una politica di governo violenta, autoritaria e guerrafondaia (come su altri piani cerchiamo di fare noi con il nostro disgraziato Governo),  
Comunque ora che lo so io sottoscrivo e firmo, ovvio - e immagino che moltissimi altri moscerini come me, cioè che non contano un bel niente, firmino anch'essi silenziosamente nel proprio cuore.
Mi piacerebbe vedere che sottoscrivono e firmano anche tutti coloro che sono a vario titolo impegnati contro l'occupazione della Palestina e per la pace. Vorrei vedere l'elenco dei firmatari di questo appello così lungo che non si arriva alla fine... 
E che invece si giunga alla fine di uno strazio che è durato anche troppo, perché troppi sono gli INTERESSI a tenerlo ben vivo e profondamente radicato: interessi privati che impazzano da entrambe le parti e in tutto il mondo. 

domenica 12 giugno 2011

Il Diavolo e l'acqua santa. E intorno al referendum: Chiesa contro Lega 1 a zero

Lega serva di due padroni, serve a Dio e a Mammona: tante belle prediche contro "Roma ladrona" e la mafia, e proprio lei mantiene in vita artificiale tramite accanimento terapeutico esattamente e proprio QUEL sistema. Con le ultime dichiarazioni di Bossi riguardo al referendum, la Lega dimostra in modo sempre più imbarazzante la sua gregarietà rispetto al partito della mafia e del malaffare, qualunque balla di lotta fanfaroni senza vergogna il fogliaccio servo del Pdl detto "La Padania".
E allora i "padani" dovrebbero chiedersi quale patto scellerato possa legare in tal modo il loro leader al corruttore nazionale, invece di sedarsi tutti come rimbambiti che ce l'hanno molle davanti a miss Padania su rete 4.
Nel frattempo l'indemoniato nazionale, noto bestemmiatore, ove mandato a quel paese dai sudditi (grazie a Dio), dichiara (minaccia): VE NE PENTIRETE, PREGATE IL BUON DIO. E noi preghiamo: buon Dio perdonalo: non sa quello che fa, non lo ha mai saputo.
Ma la Chiesa, nel frattempo - quella Chiesa che tanto ci ha fatto piangere buttando spesso e volentieri alle ortiche il messaggio di Cristo, questa volta partecipa al risveglio nazionale delle coscienze. Si ricorda del Creato, di San Francesco, di sorella acqua. Il Papa richiama alla sacrosanta necessità di cambiare mentalità e volgersi finalmente alle energie pulite; preti e ordini sacerdotali pregano per l'acqua e scendono in piazza e digiunano per il successo dei referendum.
Perché il Diavolo fa le pentole e non i coperchi. Con tutta la grana e lo strapotere mediatico che ha, forse vincerà anche questa battaglia, ma non vincerà la guerra.


martedì 31 maggio 2011

Abbiamo vinto l'odio con l'amore, la menzogna con la verità


Tutta la città si è riversata in piazza Duomo a partire dalle h. 16, e la piazza con tutti i suoi dintorni è stata per ore invasa da una folla in festa, un inimmaginabile tripudio di gioia.
E' stata fatta tanta musica, sia sul palco sia nelle strade, canti spontanei ovunque, potenti tamburi e strumenti di tutti i tipi risuonavano da ogni angolo.
Sul palco sono state dette tante parole ma quelle che sovrastano tutte le altre, per me, sono in quella piccola, grande citazione.
Il regalo più grande, per me, Giuliano ce lo ha fatto citando Gandhi - perché mai, come adesso, il mondo ha bisogno del respiro di un pensiero gandhiano, di quella visione di rettitudine, unione e pace. Abbiamo bisogno di riscoprire la lungimiranza politica di Gandhi; abbiamo bisogno di figure gandhiane.

domenica 29 maggio 2011

HELP

PERCHE' NEL MIO BLOG NON SI POSSONO PIU' FARE COMMENTI?
Nemmeno io li posso fare... posso postare, ma non commentare.

E poi.. su QUESTA PAGINA, a un post che risaliva a QUESTO BLOG, diverse ragazze lamentavano che il blog era inaccessibile con un warning di MALWARE: se ci entravi, la perfida Gioia the Fly ti avrebbe fatto scoppiare il computer.
NO, nego- qui siamo tutti ware per bene, malware sarete voi.
Comunque.. come cavolo si sbloccano i commenti? e cosa chiedo a fare? se il blocco persiste, manco potete rispondere..
Cosa faccio io qui? dove sono? chi sono? chi si nasconde laggiù oltre quel buio silenzio? O.O

AGGIORNAMENTO: mi è stato detto che i problemi erano dovuti ad aggiornamenti sulla piattaforma di Blogger.
Qualcuno ha pensato che questo blog fosse stato infettato ma non è vero. Come vedete qui sotto, dall'analisi di Google, siamo in ottima salute. :-)


venerdì 27 maggio 2011

Un'allegra festa chiude la campagna velenosa per Letizia Moratti

Associazioni di idee.

Un'allegra festa piena di entusiasmo ha chiuso la campagna milanese dei veleni pro domo Letitiae e pro morte Pisapiae.
Di vera letizia manco l'ombra, e anche zero Gigi D'Alessio.
Gli allegri supporter che vedete intorno alla sig.ra Letizia nella scena del giubilo finale sono, da sinistra a destra: Roberto Formigoni, Giovanni Terzi e Iva Zanicchi.
Volti freschi e puliti per la solita e incallita politica di sempre.

Ma almeno il pubblico era folto!
Secondo gli organizzatori QUARANTAMILA persone.
Secondo la polizia (che ce l'ha con loro) solo 4-5MILA.
Secondo le foto.. non so, dite voi.

Dalla parte della cittadina

Donne per Milano: tutto qui, non serve dire altro. Il 23 maggio una lettera di donne milanesi chiama le concittadine a esprimersi per "una politica più civile", davanti all'impressionante raffica di menzogne e false accuse lanciate in attesa del ballottaggio.
Due giorni dopo conta già oltre 300 firme, molte delle quali appartengono a figure storiche dell'intellighenzia milanese non certo "estremiste", ma estremamente impegnate nel lavoro e nel sociale. Bello, ho detto! Mi aspettavo che qualche giornale ne parlasse, ma no: silenzio tombale è la parola giusta.
Mentre, stranamente, le firme all'appello continuano ad arrivare, evidentemente sul bisbiglio del passaparola; compreso firme di donne di destra serie e impegnate in politica: da Sara Giudice a Stefania Pastori. O anche attrici: da Isabella Ferrari ad Angela Rafanelli.
Per 3 giorni ho tenuto d'occhio (almeno) la rubrica delle lettere del Corriere di Milano, che si intitola "dalla parte del cittadino", curata guarda un po', da una signora: Isabella Bossi Fedrigotti.
Macché. Anche oggi (ultimo giorno prima del silenzio pre-elettorale) c'è una missiva sul più urgente problema dei "bagarini" davanti ai teatri. Evidentemente il titolo della rubrica è letterale: dalla parte del CITTADINO. Cittadine: a casa. Usate il telefono o chiacchierate ai mercati.
Ma per fortuna c'è il moscerino della rete!!! Vengo io in vostro aiuto donne, e vi dico: GRANDE iniziativa - che, se possibile, è perfino sottolineata da questo allegro silenzio stampa (in cui spiccano anche i "grandi" blog di alcune primebloggiste milanesi). Ma ora.. tranquille!! ALMENO 4 o 5 lettori che passeranno di qui ne saranno informati e penseranno quello che penso io: meglio sole che male accompagnate. Non vi arrendete: tenetela APERTA quella pagina e fatene un osservatorio libero da quelli che decidono cosa vale la pena di dire e cosa no, chi può parlare e CHI no.
Spiega la pagina Donne per Milano: NON siamo un'associazione, un ente, un istituto, un partito, e tantomeno una stanza dei bottoni; questa non è una fondazione, un comitato, né un salotto.. Semmai è una cucina - dove si discute e si chiacchiera, ma intanto si pensa alle ricette, ci si chiede se quel che bolle in pentola sarà buono e farà bene a chi lo dovrà mangiare. SIAMO NOI. E' questa pagina facebook, punto. E' aperta a tutti. La sua qualità e utilità dipenderà soprattutto da voi che la farete insieme a noi.
Mmmmhh.. un po' estremista. E chi credete di essere, Rosanna Lambertucci?
Compromettente, mi sa - forse per questo i giornali milanesi non si sono sbilanciati. Ma! INDOVINATE chi accorre ad abbracciarle? ma dai!! proprio l'unica che (forse) si poteva arrabbiare, quella che già da tempo aveva coniato e utilizzato questo nome: "Donne per Milano" - e che nemmeno era stata interpellata. Dimostrando così di essere una donna davvero per Milano e per le donne, contro nessuno. Come quelle arrivate insieme a lei: Donne ultraviolette, Donne della realtà, Donne e basta, donne di Di Nuovo.. E a sorpresa una sparuta giornalista del Foglio (capperi). Ma soprattutto Gioia! the fly.

lunedì 16 maggio 2011

Amore vince sull'odio. Milano libera tutti!

Cavoli, però.. te l'avevo detto, eh.. Berlusconi.. "se invochi l'Amore quello viene > Amore è verità > se Amore viene davvero: tu sei fottuto"... che cazzata scrivere quel cartello! 
Credevi di sapere tutto sul potere evocativo delle parole, ma per quanto tu abbia ben salda la parte luciferina, ti manca lo stesso l'aspetto spirituale (che poi è quello del coperchio, sai quello da mettere sulle pentole).
Intanto a Milano le proiezioni danno Giuliano Pisapia già oltre al 47%. Bè, pazienza, la frittata è fatta; ed è buonissima!
Puoi sempre pentirti, e diventare buono anche tu!  

mercoledì 11 maggio 2011

Milano libera tutti: libera, libera, libera nos

Io, se fossi la Moratti/Berlusconi un po' mi preoccuperei.
Siccome non lo sono mi sono divertita moltissimo. Grande serata! Per chi non c'era (e per chi c'era e se li vuole rigustare), qui sotto alcuni momenti topici.


domenica 1 maggio 2011

Nel giorno dei lavoratori una lettera/preghiera a Papa Wojtyla beato

E così oggi sei "beato", caro Papa. Ti faccio dunque una preghiera sincera. Io sono fra quelli che ti han voluto bene e ancor più ora dopo la tua morte, perché chi ti ha sostituito non sa farsi amare per niente. Non posso dire di aver apprezzato tutto, anzi.. se penso agli inizi, mi pare che facevi arrabbiare parecchio. Sei stato troppo conservatore anche tu, all'inizio. Ma a un certo punto, più diventavi vecchio e malato, più la tua anima sembrava danzare. Quelli che avevi condannato li rivalutavi, più ti chinavi a chiedere perdono per conto della Chiesa e più lei si faceva grande: perché per la prima volta nella storia (e più di quanto si sia mai sognata ogni altra religione monoteistica) il cristianesimo chinava la testa con te e tendeva mani, la sua originaria tolleranza veniva alla luce e creava ponti ben oltre il cortile della parrocchia.
Certo, non si poteva pretendere da un Papa di trainare la rivoluzione dei gay.. e a quanto pare, alle battaglie contro pedofilia o affarismi hai anteposto la solidità della Chiesa.
Ma io lo credo davvero: tu stavi ponendo le basi perché tutto finalmente potesse succedere. Non per niente mentre eri ancora in vita hanno cercato di interdirti e farti dimettere. Né i tuoi più fedeli nemici han smesso di parlare - nonostante la tua beatificazione, straparlano anche oggi.
Perché tu avevi voluto, e dunque saputo, spostare l'antico dibattito rancoroso e meschino - quello eterno su moralismi da paese, che copre poi le malefatte dei potenti - ai veri temi che vedono al centro la sopravvivenza di tutti: fame, GUERRE  e MAFIE, veri sforzi di dialogo e democrazia, ecumenismo, giustizia, unione delle religioni per la salvezza del mondo.
Tutto finito, Papa Wojtyla.
Prima di andartene hai solennemente "affidato il pianeta e tutta l'umanità alla Vergine Maria". Questo mi piace molto, sai: perché, scusa se ti parrà troppo laico, ma ai miei occhi questo significa anche affidare il mondo all'eterno femminino, e Dio sa quanto il mondo abbia bisogno della sua parte femminile; da sempre e oggi più che mai. Grazie, Papa Wojtyla. 
E ora la preghiera: dì due parole, per favore, a quel Papa con le scarpette rosse che ha preso il tuo posto e ha fatto piazza pulita delle nostre speranze per tornare a gingillarsi con l'opaco bisbigliare su moralismi atavici, e intanto incassa alleanze sulla famiglia e finanziamenti da gente che ha mercificato il paese, disprezza le donne e inculca solo disvalori e materialismo. Fagli notare per favore che DIMENTICA, ogni giorno e riguardo qualunque tema, la responsabilità che la Chiesa ha di alzare la voce contro i mali del mondo. 
Magari, per favore, chiedigli di ricevere don Gallo... se Papa Onorio III accettò a suo tempo di ricevere  un frate stracciato e scalzo, oggi può ben anche lui ricevere don Andrea, no? (e magari considerare il suo suggerimento di mettere fra le persone sante anche don Romero).
E invece no, arrivano appelli perfino per televisione e lui niente, sordo.
Come scrisse Cuore una volta: e chi si crede di essere, Rosanna Lambertucci? (dai, non te la prendi vero.. era solo un battuta).
Bè, caro Papa Wojtyla, ti affido i lavoratori, il mondo e le preghiere di quelli come me! ti abbraccio con affetto, stai bene.


mercoledì 20 aprile 2011

Scriviamo a Napolitano

Fare il proprio appello al Presidente non è difficile.
Cliccando su QUESTO LINK troverete un semplice modulo da compilare, con uno spazio per inserire il vostro messaggio: compilate e inviate. Vi arriverà subito una mail con un link di verifica: cliccando su quello l'invio sarà confermato. Questo è quello che ho inviato io:
OGGETTO:
Presidente Napolitano, La prego non firmi la legge 'Processo breve' e sciolga le Camere
TESTO:
Presidente, mi rivolgo a Lei quale garante della Costituzione e della dignità dei cittadini. La prego di intervenire per bloccare l'approvazione della legge cosiddetta "Processo breve" che vanificherebbe ogni anno molte migliaia di processi negando giustizia, ora, anche alle vittime del terremoto de L'Aquila e della strage alla Stazione di Viareggio; ponendo le basi per l'impunità a reati gravissimi compresi quelli contro le donne.
Mi unisco a coloro che Le chiedono anche di intervenire subito per sciogliere le Camere, che non rappresentano più il Paese ma solo un degrado inaccettabile.
Presidente, Le chiediamo di intervenire per salvare l'Italia, la Costituzione e il nostro futuro.

Il cenno ai reati contro le donne è meglio spiegato da questo post.
Non penso utile scocciare il Presidente tutti i momenti.. ma davvero questo non è un momento come un altro. Riguardo ai prossimi referendum, sarebbero una grande occasione per farci sentire, ma Günter Grass è stato profetico nel sostenere che "ci sono politici che puntano a successi promettendo moratorie": e infatti - come sempre guidati dai sondaggi, il referendum per il nucleare i nostri valenti governanti ce lo stanno togliendo dalle mani.

sabato 16 aprile 2011

Vittorio Arrigoni, noi e i Partiti della Guerra

‎"..per me guerrilla significa rigore, applicazione alla ribellione e decisione implacabile, determinazione irreversibile, assoluta.
Da questo punto di vista Gandhi è stato un implacabile guerrillero
": così diceva Vittorio Arrigoni, detto Vik.
E qual era l'organismo per cui militava Vik?
The International Solidarity Movement (ISM); che così definisce se stesso: "a Palestinian-led movement committed to resisting the Israeli occupation of Palestinian land using NONVIOLENT, direct-action methods and principles".

Allora vorrei ricordare a tutti che, pur avendo spesso gli accenti amari e indignati di chi vive dall'interno, con profonda partecipazione e compassione, vicende di ingiustizia e dolore, Vik era un attivista ispirato alla NON-VIOLENZA. Il suo motto "restiamo umani" proprio questo, voleva dire:
1. non accettiamo di essere degradati dall'ingiustizia
2. non accettiamo di degradarci con la violenza.
E - per me - questo continua a significare.
E come si chiamava il suo blog? Guerrilla radio: ma guerrila di informazione contro la disinformazione.
Guardate bene quella frasetta in neretto sulla destra, nel suo blog: dice "io e te siamo una sola cosa. non posso farti male senza ferirmi" (Gandhi). E' una delle tanti frasi che Vik aveva inserito a rappresentarlo.
Oggi lui è morto; chiunque può appropriarsi delle immagini e delle idee che ha lanciato nel mondo per proseguirne il pensiero; oppure per attorcigliarlo, adattarlo a piacere, per sostenere quello che vuole lui, a capocchia.
Ad esempio: essere contro la guerra non ci mette al riparo dall'essere usati, con tutta la nostra compassione e non-violenza, come grimaldelli dell'odio.
E invece io penso che l'indignazione di Vik NON fosse affatto odio, bensì dolorosa compassione, che è ben altro e conduce a ben altro.
Io, può darsi che mi sbaglio: ma l'idea che mi sono sempre fatta di Vik è che lui fosse CONTRO OGNI PARTITO DELLA GUERRA; e che (qualunque sia la fazione che abbia agito ora contro Vik) è proprio QUESTO partito che lo ha ucciso.

Insomma, manca solo uno zic: ENTRARE nel PARTITO DELLA PACE.
Un posto dove si capisce che i PARTITI DELLA GUERRA scomandazzano in TUTTI I GOVERNI, e ovunque ci sia potere, e sono alleati fra loro; alla fine ne fanno uno solo, potente e trasversale, e io con quel partito non ci voglio stare, anche quando dice che dà ragione a me.
Il Partito della Pace è altrettanto trasversale, anche se fa fatica ad emergere e tantopiù a "comandare"; alleiamoci con lui, che esiste ANCHE in Israele, e anche negli USA, e fra i fedeli di ogni religione.
Esiste anche qui, in Italia: per quanto sia orribile il Governo che ci rappresenta, infatti, noi continuiamo a restare Italiani, noi NON siamo lui.
Ecco perché amo anche gli israeliani, la grande moltitudine inascoltata degli Israeliani che vorrebbero la pace; quelli che il Partito della Guerra accomuna ai fautori dell'ingiustizia.

sabato 9 aprile 2011

Cogli l'attimo: il nostro tempo è ADESSO

Qui tutti gli appuntamenti di oggi.
Sui giornali di oggi (tranne i soliti Repubblica, il Fatto e qualche giornaletto underground), nemmeno una parola.
Per fortuna che a presidiare l'"informazione" nazionale restano impavidi i moscerini della frutta. :(

UPDATE 15 aprile - e oggi aggiungo qui:

un AGGIORNAMENTO/trailer/spot elettorale

giovedì 7 aprile 2011

L'Italia è in croce

Tiriamola giù. Italia risorgi, per favore.
E a voi che dite: "ma come si può vincere contro gente che spende bilioni di euro nelle campagne elettorali".. col cuore si vince, non lo sapevate? e al massimo si perde ma non se stessi.

ps- caro Gaetano Pesce, grazie per questa immagine straziante che dice tutto così bene.

giovedì 31 marzo 2011

Messaggio per gli amici leghisti. Un presidente magrebino.

Amici leghisti: lo sapevate che appena sbarca in Africa il vostro alleato INVITA gli aspiranti emigranti a venire in Italia, dove troveranno case, lavoro, ospedali eccetera?
Cari amici leghisti, un consiglio da amica: invece di guardare, oltre alla tv padana, sempre e solo le tv ITALIANE del vostro "alleato" Berlusconi, ogni tanto andate a guardare anche le sue tv AFRICANE.
Questo esplicito INVITO A EMIGRARE IN ITALIA è stato fatto in un'intervista del 30 agosto 2009, a Nessma tv, emittente tunisina di proprietà del nostro Presidente del Consiglio. Enjoy:

.. "e questa è la POLITICA DEL MIO GOVERNO", conclude il suo discorso Berlusconi.
La conduttrice esulta e risponde: "lei è incredibile signor Presidente (mai osservazione più azzeccata, ndr), non posso trattenermi dall'applaudire. Davvero mirabile che ci siano persone capaci, al giorno d'oggi, di rivolgersi così alla gente del popolo e ai magrebini. Da dove prende tutta questa energia?"
Mais c'est naturel! Ma dove vive questa? ma se fra gli operai, lui diventa il PRESIDENTE OPERAIO, e fra gli studenti il presidente STUDENTE, e fra gli aquilani il presidente AQUILANO, e fra i lampedusani i presidente LAMPEDUSANO ecc... in Megreb.. in Tunisia e in Libia che presidente diventerà? svedese non credo. Le président caméléon; c'est plus facile.