Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.
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domenica 26 giugno 2011

Sorellanza d'Italia. Tra computer e ramazze le donne si chiamano a raccolta da tutta Italia per Napoli

Avete presente quello che enuncia, là in alto, questo blog..? io ci credo veramente:
Siamo condannati ad amarci, oppure a farci danno tutto il tempo l'un l'altro, come imbecilli.
La seconda: è quella che va per la maggiore, sponsorizzata tutto il tempo dalla cultura dell'individualismo, propaganda leghista in testa.
La prima: quella che discende dalla COSCIENZA del partecipare tutti a un unico destino; di essere tutti parte dello stesso organismo, viene più facile alle donne.
E forse per questo nascono iniziative come questa
QUI: la nota originale partita da Milano, con il dibattito in tempo reale, espresso dai commenti.
QUI: il gruppo su fb di Napoli in rete con Se non ora quando, gestito dalle donne di Napoli
QUI: il blog del Presidio di Napoli, nato solo oggi. Buon divertimento :-))

giovedì 11 febbraio 2010

FRANA ITALIA... e ottundimento per tristezza. Eppure...


Non so com'è, oggi l'Amore c'è rimasto veramente di merda.
Non che sia successo niente di nuovo.. forse è proprio questo il problema.
Ma.. (e premesso che tutte le voci qui in ROSSO sono rimandi a rispettivi LINK).. dal recentissimo catastrofico crollo della diga in Etiopia (il "Gilgel Gibe II", impianto idroelettrico "italiano", cosi come il Gilgel Gibe III, che per pericolosità e impatto ambientale promette altrettanto bene).. all'erigendo ponte sullo stretto di Messina (immediata associazione mentale con la diga)...
Dal tragico, orribile 31° anniversario di oggi della "rivoluzione" iraniana a Berlusconi che "difende" (immunizza) Bertolaso con la solita sorprendente e sempreverde ideona del complotto giudiziario, che dal Fumus Persecutionis di Craxi in avanti si è consolidato sempre più nell'immaginario, come un formaggino che fa schifo, ma così tanto pubblicizzato che cosa vuoi, lo compro anch'io...
E sullo sfondo, lo straordinario cielo in divenire del nostro orizzonte civile, che sembra una di quelle riprese mozzafiato che fanno vedere interi eoni passare sul Pianeta, mentre i cieli e la terra frustati dai venti ribollono di lava e tempeste marine, e pian piano si snoda l'evoluzione..
solo che qui si snoda la barbarie, e fra poco non resta più niente, NIX.. e poi che fanno? perché anche i barbari, per prosperare, hanno bisogno delle persone per bene.. se no chi imbrogliano, a chi rubano?
Uno sfondo davvero dinamico sul quale questi nn sono che alcuni fra i più recenti bagliori: .. dalla legge sulle intercettazioni che rispolvera le norme fasciste del 1930, alla censura in preparazione per la rete, alla censura conclamata in vista delle elezioni, alle nuove norme del processo breve... dalla privatizzazione dell'acqua alla privatizzazione della protezione civile...
... ma quanto si dà da fare questo Governo..? quanto è già cambiato, in pochi anni, questo Paese..? che nel 2009 è stato ufficialmente declassato a paese non più libero, ma "parzialmente libero", e nessuno se ne cala.. anzi, nemmeno lo sa; d'altronde se lo sapesse il paese sarebbe libero e invece non lo è più.
Eppure già Gramsci diceva che bisogna avere il pessimismo della ragione ma anche l'ottimismo della volontà. Una visione laica che mi ricorda quel basilare insegnamento della sapienza mistica per cui Amore, Carità, Verità e Fiducia non possono (non devono!) mai essere separati. Ora chiudo gli occhi e ci medito un po' sopra. Fanculo al pessimismo, alla rabbia, al vittimismo.
Fanculo ai cattivi, poveracci; che anche se non lo sanno si fabbrican già da sè la propria mercede.

sabato 23 gennaio 2010

Sono stupita

Sono stupita...



di come NON ci stupisca che la famosa notiziola di Anna Frank censurata dalla Lega Nord scivoli via, come niente.
Di come non ci stupisca tutta la nebbia che si sta facendo su Craxi, e che il Presidente aggiunga ghiaccio secco. E che in fondo un po' ci stupisca che il processo a Cuffaro sia riuscito a concludersi e che in appello sia confermata, anzi inasprita, la sua condanna.
Ma non ci stupisce che lui, Cuffaro, non si precipiti a dar le dimissioni dal Senato.
Né stupisce nessuno che lui si precipiti a dire che questa condanna "non modifica il suo percorso politico".
Come non ci stupiamo che l'Udc non si precipiti a pretendere queste dimissioni e ad espellerlo dal partito.