Dimenticate le aquile reali, i fasci littori, le foto dei re e dei presidenti, i simboli della religione di Stato o di quelle che la vorrebbero sostituire. Dimenticate i crocefissi alle pareti delle scuole di ogni ordine e grado e anche le madrasse dove si studia solo il Corano.Tutta robetta superata, ispirata a principi arcaici e, francamente, anche soggetta agli scoccianti iter burocratici che prevedano che, per quanto autoritaria, una qualche autorità (appunto) la imponga e la renda operativa.
Lungaggini del passato. Adesso ci ha pensato la Lega a produrre il modello nuovo, la sintesi della SCUOLA PUBBLICA non libera per eccellenza e non liberamente efficiente: la scuola tappezzata dai simboli del partito; cioè, di "un" partito, che in teoria sarebbe ancora uno dei tanti, ma si deve considerare come l'unico.
Simboli del partito sugli ingressi, sui banchi, sui vetri, sugli stipiti eccetera.. il tappezzamento più radicale che sia mai stato concepito per qualunque edificio pubblico (d'altronde dove c'è una certa tendenza ad esagerare, si esagera).
Queste le scelte "architettoniche" e simboliche. Va da sè che la scelta conseguente degli insegnanti, dei programmi e dei metodi farà pendant, e l'atmosfera che di conseguenza si respirerà nella scuola sarà in tinta.
Scusa? ...Non è possibile? insegnanti e programmi devono seguire i criteri della scuola pubblica? Ma checcavolo state dicendo? dove credete di essere, a Roma ladrona?
Qui siamo in "Padania", uno Stato libero e indipendente i cui amministratori prendono fieramente lo stipendio da Roma ladrona, e fieramente se ne sbattono delle leggi, di chi si sente "italiano", di chi sostiene altri partiti, e insomma, in sostanza: di chi crede ancora alle superstizioni democratiche.
E la Gelmini cosa fa? scatena un altolà, richiama all'ordine i prepotenti che scavalcano tutte le regole?
ma va'.... arriccia il nasino occhialuto e dichiara severa che è un'esagerazione, che lei non può approvare; e tira innanzi. Siamo pur sempre dei servetti che percepiscono uno stipendio da ministri, mica dei Ministri.
Nel nuovo polo scolastico di Adro ci sono pure i crocifissi fissati alle pareti con bulloni, così a nessuno può saltare in mente la balzana idea di toglierli. Roba da fare invidia al Terzo Reich.
RispondiEliminaAvevo visto i video... ASSURDO!
RispondiEliminaio sinceramente non so come cavolo fate voi a vivere in Lombardia e zone limitrofe ...
RispondiEliminabeh almeno in questo caso è scritto fuori dalla scuola...se uno non ci vuole mandare i figli non ce li manda.
RispondiEliminapurtroppo il fatto che la scuola sia spesso luogo di propaganda politica non è una novità, ed è una cosa che mi ha sempre infastidito, fin da quando il prof di applicazioni tecniche delle medie ci sventolava in faccia l'unità, o quando ti beccavi l'esame a settembre perchè avevi fatto resistenza nell'acquistare il "suo" libro di storia, semplicemente perchè non ti sembrava logico comprarne 2...
mi chiamo ANDREA, e faccio l'ARCHITETTO, e sono ALLIBITO
RispondiElimina@unwise
che cavolo dici se uno non ci vuole mandare i figli non ce li manda..
e dove li manda? siamo a Adro, mica in qualche metropoli con una scuola in ogni angolo e se anche fosse: è una SCUOLA PUBBLICA!!! se fossimo in un paese serio chi ha dato disposizione di infestare la struttura della scuola con marchi di partito dovrebbe essere immediatamente obbligato a smantellarli tutti a sue spese e a rimontare li nuovi componenti PULITI altrettanto a sue spese
Chissà che è passato per la testa a quella Giunta? Ma gli assessori dove volevano andare a parare?
RispondiEliminaMah...
Un abbraccio e buona giornata!
@kylie ..a me sembra che dove volessero andare a parare gli assessori, qui, sia l'unica cosa chiara. C'è un reato conclamato, il cui smantellamento è reso tragicamente più complicato dal fatto che, se un simbolo di partito è impresso su ogni singolo oggetto, per farli rimuovere è necessario smontare la scuola, con costi esorbitanti che (il ricatto è evidente) sarebbe "assurdo" accollarsi (perché poi si accollerebbero alla comunità.. non è vero?).
RispondiEliminaLa Lega dice che quello non è un simbolo di partito, ma della "padania": ora, non solo questo "Stato" per ora non esiste (ed è, ancora, solo un progetto eversivo), ma resta il fatto che per sua bandiera è stato scelto un simbolo di partito: né più né meno - cosa che, come si sa, finora hanno fatto solo i nazisti e i fascisti.
E comunque, tutto questo sparisce di fronte al fatto che c'è un REATO ai danni della Comunità, operato alla luce del sole da chi dovrebbe essere garante dei diritti della comunità.
In conclusione.. che dire, tranne: DOV'E' LA MAGISTRATURA?
ogni tanto si vedono le tracce delle scritte fasciste, i fasci littori nelle cancellate e le frasi di Mussolini. Piano piano le hanno rimosse, però se si guarda bene qualcosa è rimasto, un'ombra o una flebile traccia (basta pensare all'OMNI, che esiste nella mia città).
RispondiEliminaI simboli come sapete si possono levare, con qualche spesa, quel che è difficile è sradicare l'intollerenza, la protervia e l'odio per lo "straniero", in poche parole il razzismo che c'é dietro certe posizioni ideologiche. Per queste cosette qui, non basteranno 10 o 20 anni...
Sabato prossimo, però, chi è nei paraggi può venire a vedere di persona, a parlarne e a manifestare.. h.9, ex-piazza del Mercato
RispondiEliminahttp://lanavesullonda.blogspot.com/2010/09/sabato-18-settembre-manifestazione-ad.html