Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.
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giovedì 31 marzo 2011

Messaggio per gli amici leghisti. Un presidente magrebino.

Amici leghisti: lo sapevate che appena sbarca in Africa il vostro alleato INVITA gli aspiranti emigranti a venire in Italia, dove troveranno case, lavoro, ospedali eccetera?
Cari amici leghisti, un consiglio da amica: invece di guardare, oltre alla tv padana, sempre e solo le tv ITALIANE del vostro "alleato" Berlusconi, ogni tanto andate a guardare anche le sue tv AFRICANE.
Questo esplicito INVITO A EMIGRARE IN ITALIA è stato fatto in un'intervista del 30 agosto 2009, a Nessma tv, emittente tunisina di proprietà del nostro Presidente del Consiglio. Enjoy:

.. "e questa è la POLITICA DEL MIO GOVERNO", conclude il suo discorso Berlusconi.
La conduttrice esulta e risponde: "lei è incredibile signor Presidente (mai osservazione più azzeccata, ndr), non posso trattenermi dall'applaudire. Davvero mirabile che ci siano persone capaci, al giorno d'oggi, di rivolgersi così alla gente del popolo e ai magrebini. Da dove prende tutta questa energia?"
Mais c'est naturel! Ma dove vive questa? ma se fra gli operai, lui diventa il PRESIDENTE OPERAIO, e fra gli studenti il presidente STUDENTE, e fra gli aquilani il presidente AQUILANO, e fra i lampedusani i presidente LAMPEDUSANO ecc... in Megreb.. in Tunisia e in Libia che presidente diventerà? svedese non credo. Le président caméléon; c'est plus facile.

lunedì 13 settembre 2010

Fasci leghisti, scuole leg/oraniche

Dimenticate le aquile reali, i fasci littori, le foto dei re e dei presidenti, i simboli della religione di Stato o di quelle che la vorrebbero sostituire. Dimenticate i crocefissi alle pareti delle scuole di ogni ordine e grado e anche le madrasse dove si studia solo il Corano.Tutta robetta superata, ispirata a principi arcaici e, francamente, anche soggetta agli scoccianti iter burocratici che prevedano che, per quanto autoritaria, una qualche autorità (appunto) la imponga e la renda operativa.
Lungaggini del passato. Adesso ci ha pensato la Lega a produrre il modello nuovo, la sintesi della SCUOLA PUBBLICA non libera per eccellenza e non liberamente efficiente: la scuola tappezzata dai simboli del partito; cioè, di "un" partito, che in teoria sarebbe ancora uno dei tanti, ma si deve considerare come l'unico.
Simboli del partito sugli ingressi, sui banchi, sui vetri, sugli stipiti eccetera.. il tappezzamento più radicale che sia mai stato concepito per qualunque edificio pubblico (d'altronde dove c'è una certa tendenza ad esagerare, si esagera).
Queste le scelte "architettoniche" e simboliche. Va da sè che la scelta conseguente degli insegnanti, dei programmi e dei metodi farà pendant, e l'atmosfera che di conseguenza si respirerà nella scuola sarà in tinta.

Scusa? ...Non è possibile? insegnanti e programmi devono seguire i criteri della scuola pubblica? Ma checcavolo state dicendo? dove credete di essere, a Roma ladrona?
Qui siamo in "Padania", uno Stato libero e indipendente i cui amministratori prendono fieramente lo stipendio da Roma ladrona, e fieramente se ne sbattono delle leggi, di chi si sente "italiano", di chi sostiene altri partiti, e insomma, in sostanza: di chi crede ancora alle superstizioni democratiche.
E la Gelmini cosa fa? scatena un altolà, richiama all'ordine i prepotenti che scavalcano tutte le regole?
ma va'.... arriccia il nasino occhialuto e dichiara severa che è un'esagerazione, che lei non può approvare; e tira innanzi. Siamo pur sempre dei servetti che percepiscono uno stipendio da ministri, mica dei Ministri.

martedì 19 gennaio 2010

Anna Frank: ecco la pagina incriminata

TUTTO il porno di Anna Frank in esclusiva per voi.

Venerdi 24 marzo 1944 • "Carissima Kitty,
di sera vado spesso di sopra per respirare un po' d'aria fresca nella stanza di Peter. E in una stanza buia è più facile intavolare discorsi decenti di quando il sole ti solletica la faccia. Mi piace sedermi su una sedia davanti a lui e guardare fuori. (...) (qui saltiamo perché è il solito noioso diario poetico e profondo che sappiamo - ndr).
Volentieri chiederei a Peter se sa come è fatta una ragazza. Penso che i ragazzi là sotto non siano complicati come le ragazze. Sulle figure di uomini si vede benissimo come sono fatti, ma le donne no. Noi abbiamo gli organi sessuali, o come diavolo si chiamano, più nascosti fra le gambe. Probabilmente non avrà visto una ragazza da vicino, a dire il vero neanch'io. I ragazzi sono effettivamente molto più facili. Come potrei spiegare quell'impianto, santo cielo? Perché da quello che dice ho capito che non lo conosce di preciso. Parlava dell'utero, ma quello si trova all'interno, non si vede. In realtà siamo molto ben costruite, noi. Prima di compiere dieci o undici anni non sapevo neanche che esistessero le piccole labbra, non si vedevano affatto. E la cosa più divertente è che pensavo che la pipì uscisse dal clitoride.. Una volta chiesi anche alla mamma a che servisse quel cosino, lei rispose che non lo sapeva, fa sempre la finta tonta... Ma torniamo al fatto principale. Come si fa a spiegare come è fatta una cosa senza citare esempi? Proviamo... Dal davanti, quando si sta in piedi, si vedono solo i peli; ma tra le gambe in realtà ci sono come due cuscinetti, soffici e anche pelosi, che quando sei in piedi stanno attaccati, allora non si vede quello che c'è dentro.. se ci si siede allora si separano e in mezzo è rosso vivo, carnoso e schifoso.. nel punto più alto, tra le grandi labbra, c'è una piegolina di pelle che a guardar meglio è una specie di sferetta, e cioè il clitoride. Poi vengono le piccole labbra, anche loro stanno attaccate insieme, come fossero pieghe della pelle. Quando si aprono, dentro si vede un moncherino carnoso, non più grande della punta del mio dito. La parte superiore è porosa, a diversi forellini da cui esce l'urina. La parte inferiore sembra pelle normale, ma contiene la vagina. E' rivestita di piegoline di pelle, quasi invisibile. Il buchino è talmente piccolo che non riesco quasi a immaginare come faccia un uomo a entrarci, e a maggior ragione un bimbo intero a uscirne. In questo buchino non riesci nemmeno a infilarci l'indice.
Tutto qui, eppure è così importante!
Tua Anne M. Frank".

Ora, sapete una cosa... questa minuziosa descrizione mi sembra esattamente quella che in una scuola sana andrebbe fatta a tutti i bambini, PRIMA che vadano a informarsi sui siti porno (dove, con buona pace dei genitori, vanno TUTTI), cioè sulle fonti che sono ormai a disposizione di tutti, e che insieme alle "conoscenze" veicolano sporcizia. Invece viene considerata "oscena".
A parte che se "la bellezza è negli occhi di chi guarda", e l'osceno pure, non oso pensare cosa ci sia nella testa del sig, Grimoldi.
A parte questo, dicevo.. sappiamo tutti che ormai i bambini non leggono più Anna Frank: è "troppo" profonda, è troppo seria.. NOIOSA. Per dirla tutta: roba vecchia, alla quale i cervelli codificati solo per introdurre i "contenuti" televisivi non hanno più accesso.
E sta proprio in questo, pare evidente, la pericolosità di Anna. Che a qualcuno per sbaglio, leggendola, si riapra uno spiraglio nel cervello (e nel cuore).

domenica 17 gennaio 2010

Lega Nord contro Anna Frank

La lettura del diario di Anna Frank (che grazie al Dio Po sembrava ormai bandita per sempre dal bagaglio culturale dei nostri bambini) è stata imprudentemente introdotta in una classe di IV elementare da una maestra, contro cui il deputato leghista Grimoldi ha scatenato un'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE.
Infatti Anna, a 13 anni (e siamo negli anni 40, beninteso.. quando la minigonna sarebbe stata un atto osceno), vi descrive anche il proprio corpo, interrogandosi sulle differenze fra i sessi e sui cambiamenti della pubertà.
Ora, queste innocenti riflessioni potrebbero oggettivamente turbare i bambini che, dopo un lungo lavoro, sono oggi ben indirizzati a non porsi alcuna domanda, ma solo a imitare attentamente la più commercialmente-corretta nudità mercificata della tv commerciale.
Nudità adulte, beninteso, di soubrettes, veline amanti di potenti ed ex-veline ora deputate. Mica di conturbanti coetanee.