Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.
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sabato 18 settembre 2010

Cos'hanno in comune i Sindaci di Adro e i Presidenti del Consiglio?

In generale niente. Nello specifico, cioè finché i ruoli menzionati sono coperti dai signori Oscar Lancini e Silvio Berlusconi, riscontriamo almeno 3 cose in comune:
1. entrambi sono stati accusati di gravi reati
2. entrambi sono stati soccorsi da leggi che hanno mandato i reati in prescrizione
3. per entrambi le ciambelle di salvataggio sono scaturite dal ricco pacchetto di leggi ad hoc varate dal Governo Berlusconi.
..su cui QUI, QUO, e QUA trovate alcune informazioni.

In questi giorni il sindaco di Adro gode anche di nuova popolarità perché (illegalmente ma alla luce del sole delle Alpi, nella certezza totale di restare impunito) ha portato a termine una piratesca operazione, "presentata come una grande vittoria del popolo padano", consistente nella presa in ostaggio della scuola pubblica per fare propaganda di partito fin dalle elementari. Sorvoliamo sul fatto inspiegabile che (che io sappia) la magistratura non abbia ancora aperto un'indagine d'ufficio. Desidero invece mettermi nei panni di chi questa operazione l'approva, perché pensa che basti pagare per scavalcare leggi e giuramenti di fedeltà nonché comprare il Colosseo o la scuola elementare del paese. O di chi approva ch si lascino a digiuno i bambini poveri (senza porsi nemmeno la domanda: ma perché non recuperare le rette non pagate coi pignoramenti, come si fa con le multe, invece di umiliare i BAMBINI?). Ecco, mi metto nei panni di un elettore autoritario, col cuore di Scrooge e senza rispetto per la pluralità, e capisco che su questo tipo di abusi, per definizione, non abbia niente da dire.
Ma se l'abuso tocca ANCHE gli elettori di questo sindaco, che dunque abitano in quella zona, e sono direttamente coinvolti dalle conseguenze, chiedo: non vi fa paura un sindaco che, in veste di imprenditore, scarica abusivamente nelle fognature liquidi tossici e metalli pesanti in quantità tale da causare danni e il blocco del depuratore consortile di Adro, Capriolo e Paratico, e da inquinare il VOSTRO stesso fiume, la "vostra" stessa sacra terra "padana"? E mi fermo qui perché immagino che di quello che viene dopo, fiumi e terre "degli altri", mare eccetera non ve ne importi niente. Ma lì, sull'OGLIO, non ci abitate anche voi? delle conseguenze che continueranno ad avvelenare VOI non vi interessa nulla? O davvero siete così ingenui da pensare che quell'inquinamento sia sparito, dissolto nel nulla? E soprattutto: ma DAVVERO vi fidate di uno che fa queste cose?
Predatori a casa nostra, ma anche VOSTRA.

Aggiornamento!! h. 17, sabato 18 settembre:
dopo diverse interrogazioni parlamentari, proteste di consiglieri regionali, una mobilitazione popolare a Adro, e svariate proteste individuali (per esempio di una signora che si è rifiutata di mandare le sue due figlie a scuola), arriva finalmente la richiesta della signora Gelmini (che dovrebbe essere il Ministro dell'Istruzione di tutti) per la rimozione dei simboli di partito dalla scuola di Adro; e - io aggiungo - spero anche per lo sbattezzo dal nome dell'ex ideologo della Lega a cui la scuola è stata (anche questa volta illegalmente) intitolata.

lunedì 13 settembre 2010

Fasci leghisti, scuole leg/oraniche

Dimenticate le aquile reali, i fasci littori, le foto dei re e dei presidenti, i simboli della religione di Stato o di quelle che la vorrebbero sostituire. Dimenticate i crocefissi alle pareti delle scuole di ogni ordine e grado e anche le madrasse dove si studia solo il Corano.Tutta robetta superata, ispirata a principi arcaici e, francamente, anche soggetta agli scoccianti iter burocratici che prevedano che, per quanto autoritaria, una qualche autorità (appunto) la imponga e la renda operativa.
Lungaggini del passato. Adesso ci ha pensato la Lega a produrre il modello nuovo, la sintesi della SCUOLA PUBBLICA non libera per eccellenza e non liberamente efficiente: la scuola tappezzata dai simboli del partito; cioè, di "un" partito, che in teoria sarebbe ancora uno dei tanti, ma si deve considerare come l'unico.
Simboli del partito sugli ingressi, sui banchi, sui vetri, sugli stipiti eccetera.. il tappezzamento più radicale che sia mai stato concepito per qualunque edificio pubblico (d'altronde dove c'è una certa tendenza ad esagerare, si esagera).
Queste le scelte "architettoniche" e simboliche. Va da sè che la scelta conseguente degli insegnanti, dei programmi e dei metodi farà pendant, e l'atmosfera che di conseguenza si respirerà nella scuola sarà in tinta.

Scusa? ...Non è possibile? insegnanti e programmi devono seguire i criteri della scuola pubblica? Ma checcavolo state dicendo? dove credete di essere, a Roma ladrona?
Qui siamo in "Padania", uno Stato libero e indipendente i cui amministratori prendono fieramente lo stipendio da Roma ladrona, e fieramente se ne sbattono delle leggi, di chi si sente "italiano", di chi sostiene altri partiti, e insomma, in sostanza: di chi crede ancora alle superstizioni democratiche.
E la Gelmini cosa fa? scatena un altolà, richiama all'ordine i prepotenti che scavalcano tutte le regole?
ma va'.... arriccia il nasino occhialuto e dichiara severa che è un'esagerazione, che lei non può approvare; e tira innanzi. Siamo pur sempre dei servetti che percepiscono uno stipendio da ministri, mica dei Ministri.