Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.

venerdì 24 settembre 2010

Vivisezione si, vivisezione no: Garattini contro Veronesi

Il noto prof. Garattini è molto noto, anche se non è noto cosa abbia scoperto veramente a favore dell'umanità. Sempre pronti a ritrattare! naturalmente: qualora l'umanità fosse in debito con lui di scoperte importanti, una volta appreso quali provvederemo subito a correggere. Nell'attesa, ci sono da registrare:
1. la sua storica, strenua lotta contro qualunque metodologia di cura preventiva e non invasiva (ad esempio omeopatia, agopuntura ecc liquidate come paccottiglia di ciarlatani);
2. il suo prezioso servizio alle multinazionali di cui sperimenta i farmaci (che di sicuro in parte portano anche benefici all'umanità),
3. e il lungo elenco di cariche e premi di cui apprendiamo sulla sua pagina di Wikipedia.
Ora (forse forte di numerose scoperte attinte con decenni di vivisezioni), il prof. Garattini bacchetta il prof. Veronesi perché quest'ultimo, che si oppone alla vivisezione, questa volta secondo lui "sbaglia, perché la vivisezione è NECESSARIA". Ma (a parte che le scoperte di Veronesi allo stato attuale ci sembrano più pregnanti di quelle di Garattini), anche Veronesi, che ora predica bene, ha le sue responsabilità, e anche notevoli. Se dunque si è deciso a prendere partito, da scienziato, contro la vivisezione, avrà ben valutato la faccenda, no?
E allora anche noi ci chiediamo: ma sarebbe necessaria a cosa, esattamente?
Quando ormai ci cullavamo nell'illusione che la raccapricciante pratica della vivisezione fosse in esaurimento, scopriamo che, a 2 passi da Brescia esiste una vera e propria fabbrica intensiva ("allevamento" non è un termine appropriato) di cani da laboratorio: 2500 cuccioli di beagle vi sono stabilmente rinchiusi in nude gabbie di ferro in attesa di essere spediti, a centinaia al mese, nei rispettivi laboratori di tortura, e continuamente se ne sfornano altri. Ma la cosa più triste è che questo, a quanto pare, non avviene più per scopi "medici", intesi come volti a sconfiggere malattie: ma in primo luogo per la cosmetica e, in medicina, per obiettivi non proprio indispensabili. Sono dunque fabbriche in espansione, per un business che non conosce crisi in quanto è volto non alla "salute" ma al SUPERFLUO: scoprire magari come far resuscitare miliardari ibernati (danni energetici relativi a carico della comunità), come vivere 150 anni o sembrare giovani quando si è vecchi. E allora ai fautori della vivisezione diciamo: tutto l'orrore, tutta l'immane sofferenza che questo business scatena, vi porterà denaro; certo. Ma morite pure voi. Nel frattempo, vivendo con un cuore di pietra non si vive davvero, si diventa zombie. Gente che per dormire ha bisogno di pillole, per scopare di porno e viagra, eccetera.
E per concludere: altro che pratica "necessaria alla scienza". Altro che mandare in estinzione una pratica ormai obsoleta. Fare grana non è mai obsoleto, e mai lo sarà, spetta a noi combattere la causa persa di opporsi alle derive dell'avidità.

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2 commenti:

  1. Perchè non sperimentiamo qualcosa su di lui? Ho scoperto che forse la candeggina è un ottimo antinfiammatorio, non è che se la farebbe iniettare nel popò per vedere se è vero? Ovviamente prima gli provoco io un'infiammazione a suon di schiaffi in faccia... (perdona lo sfogo)

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