Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.
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martedì 6 aprile 2010

NEVER take your freedoms for granted

Anche in Italia PROPOSTA DI LEGGE CHE VIETA IL BURKA NEI LOCALI PUBBLICI
Il Pd presenta alla Camera una proposta di legge che regolamenta la liceità del burka. E io dico: aspettiamo di vederla; ma nel frattempo mi solleva che finalmente ci si decida ad affrontare il problema, spero con l'intento di de/ideologicizzarlo davvero.


Specialmente dopo che un blog che per varie ragioni apprezzo ha recentemente pubblicato un post che mi ha lasciato interdetta, il quale riportava una notizia di segno contrario e - ammettiamolo - di difficile interpretazione...
Ma se non si fa chiarezza non stupisce che molti siano indetti a pensare che "la sinistra difenda il burka".
D'altronde, poco prima, proprio lo stesso blog informava di una notizia che riconosceva proprio al Pd un'iniziativa di forte spirito critico verso il terrificante velo integrale, sorretta da argomenti tutt'altro che ideologici, ma che piuttosto definirei di empatia: post veramente interessante a cui vi rimando.

E a proposito.. segnalo a tutte l'appuntamento dell'8 aprile a Firenze:

E già che ci siamo, segnalo anche un mio personale parere, su quel particolare tipo di opinionisti che sono gli stilisti:

domenica 4 aprile 2010

Massimo Fini, noi, le parole di Veritas sulle donne, il maschio medio, l'Amore e l'eterno popolo bue


Secondo me Massimo Fini è una persona intelligente e, in quanto ad analisi, anche onesto.
Ma - che condividiamo o meno la sua interpretazione della realtà, è la FRAGILITA' che dimostra, che lascia noi donne-non-ideologiche deluse e smaccate. Perché nn solo le donne, si sa, ma tutti gli umani intelligenti, amano misurarsi con chi, un pochino, sa tenere testa al mondo. Nessuno che abbia spirito si innamora facilmente di un essere bolso e supino; né di esseri timorosi, e tanto meno di gente rancorosa perché vile (francamente, non esiste categoria meno sexy). E invece, guarda un po', il peccato originale all'origine della misoginia è appunto la PAURA della donna - non certo il "disprezzo".. quello ne è solo la patetica maschera che -se possibile- peggiora le cose.
E (così come l'Umanità Bianca è macchiata da imbarazzanti velleità superioristiche sugli altri colori..) da questa paura l'Umanità Maschia intera è afflitta dall'antichità in modo imbarazzante. Incontestabile verità su cui nn perdiamo tempo.. rimando alla "Storia delle donne" di Georges Duby, in primis al I° libro (sull'antichità greco-romana). Incantevole opera che mi ha rivelato quanto fossero intrisi di ingannevoli balle i miei 5 anni di Liceo Classico.
Tornando a noi: nel suo deludente e serissimo articolo, Fini dice alcune cose giuste, con ingenua acredine che stupisce. Massimo, hai scoperto la "diversità"?.. ben arrivato! SE (e sottolineo SE) si è diversi, è evidente che qualcuno avrà dalla Natura privilegi da un lato, e qualcuno dall'altro, mica tutti da una parte, come ha sempre starnazzato il Maschio. E dov'è l'ingiustizia?
Ed è vero che ALCUNE consuetudini nella gestione della legge, in alcuni angoli di mondo avanzato, favoriscono (per ora) statisticamente e inadeguatamente le donne.. Massimo, hai scoperto che la disparità sociale può far male? ben arrivato! salvo sorvolare sul fatto che tale disparità "a favore della donna" pesa nel mondo come una piuma confronto al suo contrario.
Quel che dispiace e stupisce è che, come il maschio meno attrezzato, adombrandosi Massimo stigmatizza TUTTI i difetti della "donna infima" a titolo assoluto del genere femminile; come un bambino che pesta i piedi irragionevole, appunto.
Scivolando così su un finale da omicciòlo.. ma soprattutto che sembra sprovveduto, perché non tiene conto delle conseguenze che affermazioni simili possono avere: "e quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile".
Ciò che davvero delude non è l'affiorare di questo terrore maschile, ma veder CONCORDARE con le sue conclusioni più banali.
ESATTAMENTE il pensiero su cui si basò, all'origine, la concezione del Diritto Greco-Romano. ESATTAMENTE la paura che sant'Agostino travestiva da "diavolo". ESATTAMENTE le testuali parole con cui l'Islam primitivo che oggi infuria propugna la NECESSITA' di schiacciare la donna.
E conclude: "ma adesso che si sono finalmente 'liberate' sono diventate davvero insopportabili".
E qui ...la tua analisi fa acqua, la paura ti fa perdere la lucidità che apprezzavamo in te. Non ci siamo liberate neanche un po', purtroppo, e tantomeno voi. Inutile ricordarti che, a tutte le latitudini, la PRIMA causa di morte della femmina umana è da sempre il maschio, superata nel 2010
solo dall'AIDS (altro effetto collegato).
Certo (anche se solo in Occidente) diritti un tempo inimmaginabili sono (in parte) faticosamente raggiunti.. e come sempre quando un soggetto può esprimersi, emergono anche gli stronzi al suo interno.. anzi, date le difficoltà di cui è seminata la strada, magari son proprio quelli che emergono per primi e in modo più appariscente.. cosa dici, c'è qualcosa di strano? o forse, avendo qualche modo di esprimersi, dalle donne ci si aspetta che lo facciano solo da Sante? Ma dai.
Massimo, a te e a tutti quelli che cadono in queste tentazioni dico: dai, non litighiamo.
Da questi cortocircuiti NESSUNO ha niente da guadagnare, salvo il Tiranno.
A te, e a tutti quelli come te, ricordo che "liberarsi" fa bene ad entrambi.
Io vorrei dirti: previa doverosa riflessione sulle cose vere, dismetti rancori stupidi e SCUSATI, per favore.. la tua replica semina solo nuova zizzania, proprio quello che rimproveri alle "donne" di fare. Davvero non vedi la contraddizione?

lunedì 8 marzo 2010

Donne facciamo qualcosa.

E' pur sempre l' 8 marzo, data non banale come molti dicono - comunque adatta a ricordarlo: senza le donne, qua non si fa, e non si farà MAI niente. Non per niente le imbavagliano e ne impicciano i movimenti in ogni modo, dai più crudeli ai più ipocriti, fin da piccole, ovunque e da che mondo è mondo.