«Ho il cuore spezzato» scrive Noa nel suo blog, poche ore dopo il tragico attacco alla Flotilla.
Nonostante il suo impegno per la pace e la convivenza tra israeiani e palestinesi Noa è stata spesso attaccata, come figura organica alla politica aggressiva di Israele.
Eppure. Le voci come la sua sono quelle che bisognerebbe ascoltare, e con cui bisognerebbe dialogare, comprendendo come sia difficile la posizione delle persone come lei, dilaniate da un lato dall'odio che Israele semina, dall'altro dall'odio contro Israele. Posizioni in cui come ti muovi sbagli, avrai sempre qualcuno contro di te.
«In Israele c'è moltissima rabbia e frustrazione, e pesa molto il rimorso per la perdita di vite umane. Nessuno qui pensa che il governo israeliano volesse uccidere qualcuno su quella nave, ma la situazione è stata gestita in maniera davvero disastrosa. La strage ha scatenato aspre critiche e la demonizzazione dello Stato di Israele e del popolo ebraico: fossi al posto del premier o del ministro della difesa mi dimetterei immediatamente, assumendomi le responsabilità per le conseguenze delle mie decisioni, che hanno messo a rischio la sicurezza del mio paese e danneggiato la sua immagine.
È sbagliato continuare a vedere nell' occupazione della Cisgiordania una risorsa piuttosto che un obbligo. L'idea che sia una risorsa ha reso per troppo tempo "tollerabili" le implicazioni umane e morali dell' occupazione, mentre io le considero intollerabili. L' occupazione è immorale e inumana, dovrebbe avere termine; mentre per la nostra sicurezza dovremmo contare sull'aiuto di nazioni amiche. Personalmente vorrei correre il rischio di un tentativo in questo senso e spero che gente come me, dall'altra parte, voglia correre lo stesso rischio contrastando la paura e il pregiudizio che coltivano nei loro cuori. Vorrei che tutti gli israeliani facessero una campagna di opinione e usassero il loro voto democratico per eleggere un governo in grado di porre fine all'occupazione iniziata nel 1967 e di firmare subito un trattato di pace con il governo democraticamente eletto dai palestinesi. Entrambi i governi potrebbero farsi così interpreti del desiderio dei due popoli di vivere in pace uno accanto all' altro. Farò sempre sentire la mia voce in campagne di questo tipo ed esorto tutti gli artisti, israeliani e palestinesi, a fare lo stesso».
Chi attacca Noa dice di volere la pace, mentre lei non la vuole abbastanza.. si limita "ad ammantare di pace" Israele, creando così ancora più confusione... Ma la vera confusione nasce dall'essere nati nella paura, e cresciuti venendo nutriti di odio, da ambo le parti.. una condizione da cui è difficile prescindere, e arrogante voler giudicare da fuori. E comunque riuscire a fare la pace esige in primo luogo che ci si creda, e crederci significa rinunciare alla vendetta; provare a ripartire da zero. Alla fine, qualunque sia la sacrosanta giustificazione che si possa dare all'odio, chi vi si rifugia opera sempre per la guerra, divenendo alleato del partito della guerra, che ESISTE; è il partito più potente e trasversale, che fa delle sofferenze il proprio business; e per questo opera incessantemente e per mille vie contro la pace.
Perciò, per quanto le voci di pace possano sbagliare, per quanto a volte ci possano deludere, non è lì che vanno cercati i nemici; non sono loro, quelli da boicottare. Uniamoci, per la Pace, contro ogni retaggio di odio.
Parole sante. Sembra così semplice trovare un compromesso, eppure... La politica scellerata di Israele degli ultimi anni non ha fatto altro che polarizzare gli estremismi, con il dominio assoluto di Hamas dalla parte palestinese, e l'ascesa al potere del nazionalista Netanyahu dalla parte israeliana, di tutt'altra pasta rispetto a Rabin o anche del solo Sharon.
RispondiEliminaGià - "dai frutti li riconoscerete"...
RispondiEliminaEppure.. rendersi conto che bisogna andare oltre alle ideologie, per vedere la sostanza che davvero accomuna le forze in campo.. pare che sia la cosa più difficile del mondo.
Eccomi di nuovo qui, per un ringraziamento ufficiale per l'ingresso del Partito dell'Amore nel LOVING ARMY, cioè il micro-network per la Rivoluzione gentile, di noi microrganismi anti malattia mentale e sociale ecc...
RispondiEliminaAvanti tutta!!!! Davide contro Golia.
"siamo microbi, e ce ne rendiamo conto; e proprio per questo contiamo. Perché.. se un solo virus può distruggere organismi fino a poco prima sani, la salvezza si deve più agli anticorpi che a ogni medicina".
RispondiEliminaGià, bisogna provare; almeno gli anticorpi non causano danni come la chemio...