ditelo con i fiori o lasciatelo dire a Fiorello, è pur sempre meglio ridere che piangere, ma la faccenda resta molto triste.. che dire?
Reporters sans frontières ha offerto ai giornalisti italiani di pubblicare sul loro sito gli articoli che non potranno essere più pubblicati in Italia e altre testate straniere offrono ospitalità. Meglio che niente.. anche se in Italia non se ne saprebbe comunque niente.
Però forse non è così... si può sempre riportare una notizia GIA' uscita su un altro giornale, non è vero???
Per una volta, sarebbe un bel "fatta la legge, trovato l'inganno", a favore della verità e non contro il Bene comune.
Margherita Hack commenta autorevolmente la legge bavaglio sulle intercettazioni: «E’ una vera vergogna.. un aiuto per i delinquenti e i mafiosi, perché è risaputo che molti crimini si scoprono proprio grazie alle intercettazioni. (..) La disobbedienza civile è necessaria quando le leggi sono contro la democrazia e la libertà. C’è il dovere di opporsi a una legge sbagliata. Io spero che tutti i giornalisti disobbediscano, anche quelli di destra che però considerano il loro lavoro un servizio per il pubblico e il loro dovere dare le notizie». E a domanda (se le chiedessimo di firmare un articolo sul nostro giornale la cui pubblicazione violi la legge, lo farebbe?) risponde: «Certamente sì, anzi mi dispiace non essere giornalista perché non posso partecipare in prima persona a questa battaglia».
Credo che concordiamo tutti con questa presa di posizione, che è sempre un'opzione, ma bisogna dire (amaramente) che in un Paese governato da un'allegra banda che inneggia a non rispettare le leggi, la forma di lotta della disobbedienza civile perde molto della sua allure.
Però l'escamotage di fare prima un passaggio delle notizie su una testata straniera NON mi sembra per niente male... le notizie arriveranno con il ritardo di un giorno, e con la premessa "secondo la testata taldeitali...", pare.. si dice..! ma potranno sempre arrivare.
E comunque.. Reporters sans frontières sono grandi: anche per l'invenzione del "kit anticensura".. strumento di interesse sempre più generale.
Trovo sia comunque un'idea da non scartare... Anche se è un grosso passo indietro per il popolo italiano.
RispondiEliminapasso indietro tremendo, già; è da un bel po' che andiamo come i gamberi - dover ricorrere a simili trucchi fa parte del passo indietro; ma è anche un modo per resistere a questa marcia forzata all'indietro, in attesa di riavviare il processo..
RispondiEliminaUn'idea interessante. In qualche modo bisogna fare informazione.
RispondiEliminaUn abbraccio